Sistema sociosanitario con la persona al centro

Servizi al cittadino più vicini, efficaci, sicuri, equi e sostenibili

La sostenibilità futura, assieme ai cambiamenti avvenuti nella società e ai nuovi bisogni della popolazione, obbligano ad alcune considerazioni e modifiche del sistema dell’offerta attuale che hanno bisogno di condivisione, di traduzione in atti di programmazione e di partecipazione attiva da parte di molti soggetti.

Per assicurare la sostenibilità del sistema è necessario individuare le strategie da implementare, intervenire sugli sprechi e le inefficienze, salvaguardando l'equità e la qualità dei servizi, e definire le priorità verso cui orientare le risorse in un’ottica di universalismo selettivo (come indicato dal Libro bianco sul nuovo welfare).

È necessario rivedere l’attuale assetto organizzativo, ancora troppo legato a linee programmatorie, progettuali, erogative e formative, settoriali e mal coordinate tra loro, assegnando spesso alla persona e alla famiglia il difficile compito di una ricomposizione del percorso intrapreso.

È necessario che i bisogni e le attese dei cittadini siano riconosciuti come centrali. Superare la frammentazione degli interventi e garantire continuità nell’erogazione dei servizi. Ridefinire con chiarezza il ruolo del pubblico e del privato, che devono concorrere a costruire un sistema articolato di risposte ai cittadini, dando concretezza al principio di sussidiarietà.

Partecipazione e corresponsabilità nei servizi

Rendere protagonisti i soggetti del territorio (organizzazioni, associazioni, cittadini, ente locale) nella definizione della “comunità che vogliamo” significa partire da un comune interesse e nel tempo costruire una cultura etica e di responsabilità sociale. Per co-partecipare e co-costruire il sistema, vanno quindi costruite partnership tra cittadini, comunità, organizzazioni, enti pubblici e privati, superando il dualismo pubblico-privato, in un ottica di sussidiarietà.
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Il ruolo delle Residenze per persone non autosufficienti

Il sistema diffuso e consolidato di Residenze per persone non autosufficienti (RSA) si basa su un’organizzazione assestata principalmente su modalità adeguate a persone con bisogni clinici e assistenziali di gravità elevata. Le persone che frequentano le RSA presentano invece più “categorie” di bisogni. Si tratta di persone anziane non autosufficienti, adulti con particolari condizioni di fragilità, persone con disturbi comportamentali. I livelli di gravità sono differenziati e occorre rispondere appropriatamente.
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La formazione etica del personale.

La Consulta Pastorale della Salute della Diocesi di Trento,(organo ecclesiale istituito dal Vescovo per la promozione, l'animazione e il coordinamento della Pastorale della Salute in Diocesi), ritiene molto importante far giungere sul tema della salute anche il pensiero della realtà ecclesiale, pensiero che si radica dentro un’antropologia illuminata dalla visione cristianadell’esistenza. A questo lavoro hanno partecipato i referenti di associazioni, movimenti,quali Acos, Oari/Avulss, Associazione Medicina e Persona, Gruppo diocesano di sostegno al disagio psichico, Ospitalità Tridentina, Centro volontari sofferenza, Pastorale Pensionati ed Anziani, Ministri Straordinari della Comunione, rappresentanti dei malati, delle cappellanie ospedaliere e dei religiosi/e operanti in campo sanitario.
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Un tema forte: l’umanizzazione delle cure.

La Consulta Pastorale della Salute della Diocesi di Trento, (organo ecclesiale istituito dal Vescovo per la promozione, l'animazione e il coordinamento della Pastorale della Salute in Diocesi), ritiene molto importante far giungere sul tema della salute anche il pensiero della realtà ecclesiale, pensiero che si radica dentro un’antropologia illuminata dalla visione cristiana dell’esistenza.A questo lavoro hanno partecipato i referenti di movimenti e associazioni quali: Acos, Oari/Avulss, Associazione Medicina e Persona, Gruppo diocesano di sostegno al disagio psichico, Ospitalità Tridentina, Centro volontari sofferenza, Pastorale Pensionati ed Anziani, Ministri Straordinari della Comunione, rappresentanti dei malati, delle cappellanie ospedaliere e religiosi/e operanti in campo sanitario.
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Lavoro di rete carente nella periferia del Trentino: Giudicarie - Gruppo Aris

Si legge, nel capitolo dal titolo: "La promozione della salute mentale" che uno degli obiettivi del Piano è "assicurare una maggiore integrazione dei servizi di Neuropsichiatria infantile, Psichiatria e Psicologia clinica (…) anche attraverso un maggiore lavoro di rete con i Servizi sociali del territorio". Più avanti – nel capitolo: "Processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone adulte a rischio emarginazione" si legge ancora: "Si rende necessaria l'individuazione di una procedura condivisa per l'attivazione di una rete di servizi che coinvolgano le politiche del lavoro, quelle della casa oltre alle politiche sociali e sanitarie che permettano la presa in carico immediata di queste situazioni".
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L'ISOLAMENTO DELLE PERSONE ANZIANE - Proposta del Gruppo Donne Rendena

Vediamo la necessità di un monitoraggio attento e discreto sulla situazione delle persone anziane sole, per evitare che la solitudine e la mancata possibilità di un dialogo porti allo squilibrio fra benessere fisico, mentale e sociale. Il piano di salute, a pag. 30, prevede un punto di riferimento unico a livello territoriale affidato a servizi sociali e socio-sanitari.
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Considerazioni sul servizio di dietetica e nutrizione clinica.

Vorrei segnalare una grave carenza, tra i servizi offerti dall'Azienda Provinciale, che, a mio avviso, riguarda il servizio di dietetica e nutrizione clinica. In qualità di medico di medicina generale, e come cittadino che recentemente ne ha avuto bisogno per un familiare, ritengo che, nonostante la grande professionalità e la disponibilità di medici e dietisti, il servizio sia insufficiente, sia per le gravi forme di obesità, in cui spesso il paziente deve rivolgersi o ad altre province, soprattutto Bolzano, o a medici che svolgono attività privata, sia per quelle patologie, ad esempio neoplasie, in cui l'aspetto nutrizionale assume grande importanza e dovrebbe essere affrontato alla diagnosi della malattia e non solamente nelle fasi terminali di essa.
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intregrazione della medicina classica con la medicina alternativa

Non tutti i malati possono assumere composti chimici. Alcuni soggetti, per convinzione o per assoluta necessità, devono far ricorso a prodotti alternativi, a totale spese proprio.
Sono affetta da fibromialgia; il protocollo medico mi prescriverebbe l'assunzione di un miorilassante cheho assunto per circa sei mesi. Poi ho dovuto abbandonare per complicazioni cardiache. Mi devo rivolgere alla medicina cosiddetta alternativa, senza ticket, ma soprattutto senza controllo medico, perchè i preparati naturali non sono previsti nel protocollo della medicina ospedaliera.
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Contributo della Consulta della Pastorale della Salute della Diocesi di Trento

La Consulta della Pastorale della Salute della Diocesi di Trento, ha dedicato una particolare attenzione al Piano per la Salute del Trentino 2015-2025 con l’obiettivo di collaborare attivamente alla fase di verifica dello stesso. A questo lavoro hanno partecipato i referenti di associazioni, gruppi e movimenti di ispirazione cristiana, che compongono la Consulta, quali Acos, Oari/Avulss, Associazione Medicina e Persona, Gruppo diocesano di sostegno al disagio psichico, Ospitalità Tridentina, Centro volontari sofferenza, Pastorale Pensionati ed Anziani, Ministri Straordinari della Comunione, rappresentanti dei malati, delle cappellanie ospedaliere e dei religiosi/e operanti in campo sanitario.
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L'importanza del ruolo della farmacia e del farmacista

Mentre si esprime piena condivisione per quanto riguarda l'analisi socio-economica di contesto e gli obiettivi generali indicati dal Piano, si ritiene opportuno sottolineare l'importante contributo che i farmacisti, come professionisti della salute oltreché del farmaco, e le farmacie territoriali, come presidi capillarmente diffusi, possono dare al raggiungimento degli obiettivi medesimi.
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Servizio Ambulatoriale Provinciale Autonomo dedicato esclusivamente alla dietologia

Gentile Assessore
alla salute e solidarietà sociale
Dott.ssa Donata Borgonovo Re

La nostra anziana mamma, affetta da Parkinson e demenza senile è stata ricoverata presso l'ospedale di Cles per un aggravamento delle condizioni generali di salute. Durante la degenza abbiamo dovuto affrontare il grave dilemma se attivare, o meno, la nutrizione artificiale.
Nel merito siamo stati aiutati dal responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica dell'ospedale che, dopo aver valutato lo stato della paziente, e lungamente parlato con noi e con il nostro medico di famiglia, ci ha consigliato di provare la nutrizione artificiale domiciliare sussistendo, a suo parere, ancora margine per un grado di vita accettabile, nonostante l'età avanzata e le pluripatologie.
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SERVIZI PER GLI ANZIANI e NUOVE OPPORTUNITA’ DI LAVORO

Il mercato della salute è in forte crescita, i bisogni di Servizi Socio Sanitari rivolti agli Anziani (over 65) sono in crescita esponenziale e sono un’opportunità da gestire. Guardando ai prossimi 10 anni , si arriverà ad una soglia media di 90 anni per le donne ed a 86 anni per gli uomini. Nel 2025 1/3 della popolazione sarà anziana.
La struttura protettiva famigliare,tipica del passato, sta cambiando.
E’ prevista la crescita di persone non autosufficienti, di malati con patologie cerebrali e di Altzheimer Anche un forte incremento di anziani affetti da sordità (oltre il 70% di over 75) che è una patologia debilitante che isola ed emargina gli anziani
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2) MONITORAGGIO DELLE ESTERNALITA’ NEGATIVE DOVUTE ALL’ECCESSIVA MOTORIZZAZIONE PRIVATA

Il GdL che ha elaborato il progetto di legge di iniziativa popolare n.58 del 14 dicembre 2014-Mobilità Sostenibile, ha fatto una stima dei costi economici delle esternalità negative dovute all’incidentalità in Trentino, utilizzando parametri e dati ufficiali. Tali costi sociali ammontano a circa 154 milioni di euro l’anno. Metà di tali costi grava sul bilancio della Provincia Autonoma di Trento (l’altra metà è a carico delle assicurazioni). Dalla lettura del bilancio annuale non è possibile estrapolare tali dati. Essi sono costituiti dai costi economici attribuiti ai circa 40 morti, 2.000 feriti lievi e gravi, ai danni ai beni privati e pubblici dei circa 1.500 incidenti annui.
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BENESSERE PSICO-RELAZIONALE- AFFETTIVO E SALUTE

Molte persone e famiglie che vivono situazioni borderline o di fragilità non hanno possibilità di chiedere un aiuto o non chiedono aiuto prima di aver “toccato il fondo” o che subentrino patologie psicologiche e mentali gravi. Ai Servizi accedono solo le situazioni molto gravi e che devono essere prese in carico con costi elevati e con minor possibilità di soluzione. Per fronteggiare il problema nei territori è prevista la figura di psicologi o specialisti , per poche ore , che si occupano di cura e con poco tempo anche per seguire i “casi clinici”.
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1) MIGLIORAMENTO DELL’ACCESSIBILITA’ DELLE STRUTTURE SOCIOSANITARIE PROVINCIALI

Nel progetto di legge di iniziativa popolare n.58 del 14 dicembre 2014-Mobilità Sostenibile, attualmente in discussione presso la Terza Commissione del Consiglio Provinciale, sono definiti obiettivi e strumenti per lo sviluppo della mobilità sostenibile in Trentino.
Si ritiene che il tema della mobilità non possa essere sviluppato autonomamente ma in associazione con altri temi afferenti lo sviluppo della persona e il cambiamento del suo stile di vita.
Nel testo del succitato DDL, depositato presso la Presidenza del Consiglio Provinciale, sono indicati i percorsi per una progressiva riduzione della motorizzazione privata a favore del trasporto pubblico locale su gomma e su ferro, mobilità collettiva e altre modalità di trasporto sostenibili.
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MEDICI DI MEDICINA GENERALE PIU' COMPETENTI IN SALUTE

I medici di famiglia sono stati costretti dal sistema ad adeguarsi ad una burocrazia sempre più pressante, togliendo tempo prezioso alla relazione con i pazienti.
Il medico viene privato della possibilità di espletare nel modo più completo il proprio lavoro, mettendo a rischio, talvolta, il rapporto di fiducia tra paziente e medico, che è alla base dell'azione preventiva, dell'eventuale percorso curativo nell'ottica di uno stile di vita sano.
L'attuale SISTEMA ostacola il medico nello svolgimento del suo ruolo come suggeritore ed educatore di stili di vita sani, quindi la persona non viene messa al CENTRO.
I medici che svolgono con passione il proprio lavoro sono costretti a farlo al di fuori dell'orario lavorativo.
Per fortuna il mio medico è STRAORDINARIO, ma
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presidi per diabetici

Come noto l’autocontrollo glicemico è una componente essenziale nella gestione della malattia diabetica .
L’assegnazione dei presidi avviene una volta all’anno. Nell’ultima assegnazione la fornitura annuale è stata fortemente ridotta a causa dei limiti di spesa imposti dalla politiche sanitarie provinciali.
Pur concordando sulla necessità di ridurre la spesa pubblica si sollevano delle perplessità su tagli lineari e non proporzionati alla situazione clinica e patrimoniale del paziente. La riduzione dei presidi forniti annualmente non consente infatti nella maggioranza dei casi un controllo sufficiente dalla patologia
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CENTRO DIURNO PER BAMBINI CON DISABILITA' GRAVI E COMPLESSE

Prendendo in esame la realtà dei servizi rivolti a minori con disabilità gravi e complesse dell'Alto Garda e Ledro, è emerso come manchi sul territorio un centro specializzato volto ad integrare e supportare il lavoro delle scuole nei confronti di minori disabili con progetti di riabilitazione individualizzati in rete con i servizi sanitari. Tale esigenza è emersa anche dalle famiglie dell'Associazione Comunità Handicap Onlus, che da tempo cerca di attivare nella zona una realà di centro diurno dove i bambini disabili trovino una risposta ai suoi bisogni, per sostenere la loro crescita ed autonomia con attività strutturate ad hoc ed un approccio di cura che tenga conto della dignità di ogni persona.
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proposte per un aiuto concreto ai genitori di bambini disabili.

E' necessario accompagnare l’uscita dalla Neonatologia mediante l’ausilio di una figura di sostegno psicologico ai genitori, che li segua nel periodo post ricovero e fintanto che non viene “elaborata ed accettata” da parte degli stessi la nascita di un figlio disabile con ciò che concretamente comporta. Si riscontra che sarebbe fondamentale fin da subito l’aiuto di una figura, quale ad esempio un’ assistente sociale affiancata al servizio di NPI, in modo da dare fin da subito tutte le informazioni riguardanti la L 104.
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Omeopatia

La questione, o meglio, una delle questioni sul tappeto è la domanda: cosa si può ragionevolmente fare per tenere con garanzia di sicurezza e qualità dell’assistenza, il malato a casa seguito dal medico condotto? Esiste una possibilità in tal senso? La riposta è l'omeopatia.
L’utilizzo dell’omeopatia come scienza di cura permetterebbe di mantenere e curare nelle loro abitazioni la maggior parte dei pazienti e ricoverare in ospedale solo quei casi che necessitano di cure ed assistenza che in casa non è possibile garantire.
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CONSIDERAZIONI E PROPOSTE SULL'ACCESSO AI SERVIZI SOCIO - SANITARI PER I BAMBINI ADOTTIVI

L’ A.G.A.P. (Associazione Genitori Adottivi e Preadottivi) del Trentino è un’associazione formata da famiglie che vivono quotidianamente l’esperienza dell’adozione e nel corso degli anni ha maturato un’ importante esperienza in materia di salute e problematiche dei bambini adottivi e delle loro famiglie. Nella sua storia A.G.A.P. ha incontrato molti casi di successi adottivi e purtroppo anche casi, non rari, di cosiddetto fallimento adottivo. La profonda ferita dell’abbandono, è presente in tutti i figli adottati e va affrontata il prima possibile, senza attendere che il “malessere” si manifesti, talvolta in maniera così problematica da compromettere serenità e percorsi scolastici, durante l’adolescenza.
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maggiore coordinamento e informazione

spesso uno dei problemi maggiori che deve affrontare un genitore di un bambino disabile è la mancanza di informazioni riguardo ai servizi e alle prestazioni di cui per fortuna può usufruire. si riscontra spesso tra i genitori la mancanza di coordinamento tra i servizi (ausili, farmaci, rimborsabilità, scuola, tempo libero.....) a causa della presa in carico del soggetto in formato "puzzle", cioè a spezzoni senza uno sguardo sull'insieme dei problemi del soggetto beneficiario.
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neuropsichiatria infantile

i soggetti con disabilità in età evolutiva sono automaticamente presi in carico dal Servizio di Neuropischiatria Infantile, organizzato su più livelli e comprendente varie specialità mediche e diverse figure professionali. al compimento del diciottesimo anno di età del soggetto tale servizio cessa, non cessa ovviamente la situazione di disabilità. a questo punto però mancano tutte le figure mediche di riferimento.
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