La sostenibilità futura, assieme ai cambiamenti avvenuti nella società e ai nuovi bisogni della popolazione, obbligano ad alcune considerazioni e modifiche del sistema dell’offerta attuale che hanno bisogno di condivisione, di traduzione in atti di programmazione e di partecipazione attiva da parte di molti soggetti.
Per assicurare la sostenibilità del sistema è necessario individuare le strategie da implementare, intervenire sugli sprechi e le inefficienze, salvaguardando l'equità e la qualità dei servizi, e definire le priorità verso cui orientare le risorse in un’ottica di universalismo selettivo (come indicato dal Libro bianco sul nuovo welfare).
È necessario rivedere l’attuale assetto organizzativo, ancora troppo legato a linee programmatorie, progettuali, erogative e formative, settoriali e mal coordinate tra loro, assegnando spesso alla persona e alla famiglia il difficile compito di una ricomposizione del percorso intrapreso.
È necessario che i bisogni e le attese dei cittadini siano riconosciuti come centrali. Superare la frammentazione degli interventi e garantire continuità nell’erogazione dei servizi. Ridefinire con chiarezza il ruolo del pubblico e del privato, che devono concorrere a costruire un sistema articolato di risposte ai cittadini, dando concretezza al principio di sussidiarietà.