Comunicazione e competenza in salute

Migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadinanza e la competenza in salute della popolazione

Un fattore importante per lo stato di salute è la competenza in salute (health literacy). Un concetto che definisce la capacità delle persone di ottenere e comprendere le informazioni necessarie per prendere decisioni autonome sul ricorso a prestazioni sanitarie e sull’adozione di uno stile di vita sano. Una limitata competenza in salute è comune non solo tra i cittadini ma anche tra gli operatori dei servizi, medici compresi.

La competenza in salute comprende cinque ambiti: salute personale (conoscenza base sulla salute e sui comportamenti salutari), orientamento nel sistema sanitario e nei servizi sociali (capacità di sapersi muovere da protagonisti nel sistema), consumi (capacità di fare scelte consapevoli su consumo di prodotti e servizi), politica sanitaria (capacità di agire in modo informato, impegno per i diritti alla salute), luoghi di lavoro (capacità di prevenire infortuni e malattie professionali, impegno per un ambiente di lavoro favorevole alla salute, equilibrio vita-lavoro).

Uno studio condotto in 8 paesi europei (European Health Literary Survey) segnala che quasi una persona su due ha una competenza in salute limitata. Si tratta di un dato diffuso, che aumenta con l’età, ed è più frequente in chi ha difficoltà economiche o un basso livello di istruzione.

Comunicazione efficace a 360° per una migliore scelta "in salute" da parte del cittadino

Una comunicazione “efficace” deve essere chiara, corretta, completa, e soprattutto concreta. Affinché il messaggio arrivi ad ogni singolo cittadino, rendendolo quindi "attivo e consapevole" , è fondamentale adottare un linguaggio mirato, di facile comprensione e semplice nella sua espressione, privo di elementi confondenti. Inoltre, nella scelta dei mezzi della comunicazione, bisogna sempre tenere presente che esiste una parte della popolazione poco “pratica” con la tecnologia, l’informatica e la lettura.
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SAPER ACCOGLIERE LA DIVERSITA'

Ci ricolleghiamo a quanto emerso da un post di Stefania Trotter per fare una considerazione più ampia sulla situazione che stanno vivendo oggi giovani (e adulti) relativamente alle relazioni e al confronto con l’altro. Casi come quello descritto (atteggiamenti di discriminazione e pregiudizio verso lo straniero, atti di violenza fisica o verbale) sono all’ordine del giorno. Lavorando nelle scuole è sempre più evidente come (complici i mezzi di informazione, il clima di paura in cui si è portati a vivere, l’incapacità di relazionarsi agli altri ecc.) si stia creando sempre più un clima di ostilità e paura nei confronti di chi è diverso (parliamo qui nello specifico di chi è straniero, ma si potrebbe fare un discorso più generale anche per ogni genere di diversità).
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ANALFABETI INFORMATICI E SALUTE

Lo sviluppo della telemedicina, del dialogo e dei servizi via Telefono e via Skype, l’uso sempre più frequente del telefono cellulare, del tablet, ecc ha un impatto non solo a livello degli operatori dei Servizi, delle Strutture ospedaliere ma anche sui singoli cittadini e può diventare un handicap soprattutto per le persone dai 60 anni in su. La diffusione dell’informatica può inoltre ridurre l’efficacia della necessaria comunicazione/relazione per la prevenzione, per l’informazione, riducendo ulteriormente il colloquio medico-paziente e lo spazio per capire/conoscere e rendere la persona più competente in salute.
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Educazione per una sana vita affettiva e sessuale:

la sessualità permea la nostra vita, dalla nascita in poi, ma viene scambiata, soprattutto dagli adulti, con il sesso. Sono pochi i paesi nella comunità europea a non avere un percorso dedicato nei curriculum scolastici e noi fra questi. Sono state emanate nel 2010 degli standard per l’Europa dell’Oms che indicano ciò che bambini e adolescenti dovrebbero sapere e comprendere per crescere in modo positivo e sano, prevenendo violenze verso se e gli altri e facendo scelte informate e consapevoli. Sono un punto di partenza. Ritengo che l’obbligatorietà su questo tema, in questo periodo storico, non porti al cambiamento.
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adeguamento risorse specialistiche: Neuropsichiatra età evolutiva e psicologa

Volendo contribuire fattivamente alla consultazione pubblica riguardante le scelte politiche strategiche per il miglioramento della salute futura dei cittadini, gli Insegnanti di Scuola Primaria in servizio presso l’Istituto Comprensivo “Primiero”, propongono due argomenti degni di nota, problematici e di auspicabile risoluzione.
Verificato l’aumento di alunni con disturbi evolutivi di svariata natura e di conseguenza la necessità di elaborare un numero sempre più crescente di interventi educativi e didattici individualizzati con il supporto/contributo di figure specializzate nei diversi ambiti
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Educare al rispetto dell'altro

Mi ricollego alla proposta scritta dal Tavolo territoriale del Primiero ad oggetto: "Educare a comportamenti responsabili". Vi racconto l'episodio a cui ho assistito nelle vicinanze della Scuola Media. Un gruppetto di ragazzi ha sputato a due coetanei STRANIERI che stavano andando a scuola, le cui famiglie sono molto ben inserite da anni nella nostra Valle; questo comportamento mi ha pietrificata, mi sono rivolta a loro con tono severo chiedendo se avessero avuto piacere che questa cosa fosse stata fatta a loro...... Purtroppo questi comportamenti sono diventati quasi un'abitudine e tollerati dall'adulto, considerati delle semplici marachelle senza pensare che i figli crescono, apprendendo che è normale agire in questo modo.
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EDUCARE A COMPORTAMENTI RESPONSABILI

Viviamo in un periodo caratterizzato da un paradosso comunicativo, siamo in relazione senza esserlo davvero, comunichiamo senza in realtà dire nulla di noi.
Sono soprattutto i giovani quelli che rischiano di rimanere invischiati in questa modalità comunicativa distorta.
Questo analfabetismo emotivo ostacola lo sviluppo di identità sane, ma favorisce quello di identità fragili e dipendenti che poi si manifestano in una serie di comportamenti a rischio. (alcool, sostanze stupefacenti, guida scorretta…)
Non c’è più la capacità di riconoscere le proprie emozioni e, di riflesso, di comprendere quelle degli altri, il mondo emotivo è appiattito, non si riconosce la ricchezza della comunicazione diretta, fatta anche di importanti sfumature.
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Uso consapevole di sostanze chimiche

In questi ultimi anni è aumentato l'uso di sostanze chimiche al fine di ridurre la riproduzione di piante infestanti, insetti, parassiti, ecc. Per evitare un uso indiscriminato di sostanze, anche potenzialmente utili se usate correttamente e in dosi appropriate, la Polizia Locale di Primiero ha elaborato un regolamento di polizia urbana aggiornato e che tiene in considerazione le esigenze specifiche presenti sul territorio di Primiero.
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